Componenti e regole
della classificazione |
Francesco Maglioccola, Componenti e regole della classificazione,
in "Adriana Baculo Giusti ed altri (a cura di), Napoli versus coelum. La
città e le sue cupole, Electa Napoli, 1999".
(Aggiornato: 26-Feb-2000) |
Francesco Maglioccola, Componenti e regole della
classificazione in "A. Baculo ed altri (a cura di), Napoli versus coelum.
La città e le sue cupole, Electa Napoli, 1999. Lit. 80.000"
(Viene
qui di seguito presentato un estratto del testo e delle immagini)
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I principi costitutivi dell'architettura e le regole
su cui tali principi si fondano, sono desumibili dalla classificazione
dell'architettura operata a partire dall'organismo unitario e scomposto
nelle sue parti, sino ad arrivare ad elementi non ulteriormente frazionabili,
se non a scapito della perdita della loro connotazione. In tale ambito
teorico, si delineano da un lato le parti componenti dell'architettura
e dallíaltro ciò che le tiene insieme, cioè le regole compositive,
geometriche, dimensionali, qualitative. Ogni operazione di classificazione
si configura infatti come momento di analisi - intesa come forma narrativa
- diventando al tempo stesso memoria e progetto, delle qualità architettoniche
di un insieme. E se l'individuazione di tali qualità architettoniche
risulta agevole, più complesso invece ne appare il riordino in vista
di una successiva classificazione. Ciò accade in quanto il lavoro
non si limita alla semplice analisi dei dati, ma richiede una riflessione
attenta sui nessi e sulle realzioni che esistono tra essi. In tal senso,
è compito di colui che studia il patrimonio urbano riconoscere le
qualità dei singoli episodi architettonici e, attraverso l'assemblaggio
e l'istituzione di relazioni, definirne i ruoli nell'ambito di una struttura
più complessa. Operare una classificazione dunque significa esplicitare
una logica di aggregazione e, in accordo con le leggi compositive, comprendere,
interpretare, collocare e raggruppare le singole parti. Circoscritto il
campo d'interesse alle cupole, a partire dalla stessa veduta di Napoli
in assonometria è possibile istituire classificazioni diverse, fondate
su dati rinvenibili nella presenza/assenza degli elementi costitutivi,
oppure in relazione alla conformazione geometrica che ne definisce impianti
e sezioni diversamente disegnate e tali da strutturare il volume risultante
come solido di rivoluzione classificandole così in base alla natura
della generatrice e della direttrice. E possibile ancora istituire classificazioni
in base ai materiali presenti sia nelle strutture che in superfice, - opportunamente
classificati in segni convenzionali - operando un censimento sulla base
della presenza delle pietre naturali, mattoni, ferro o cemento armato o
ancora di intonaci, rivestimenti con guaine bituminose, lastre di piombo,
di rame, o embrici maiolicati sulla superfice esterna. Allo stesso modo,
nell'ambito di altre letture, é possibile analizzare le tipologie
costruttive ed i relativi schemi statici, così come é possibile
attuare una classificazione di tipo storico-morfologico. Il dato metrico,
lo stato di conservazione, l'ubicazione, la proprietà, i vincoli
possono essere altrettanti parametri di classificazione, ai quali
se ne possono aggiungere ancora altri, in relazione ad obiettivi specifici.
La complessità con cui la città si presenta è stata
così filtrata attraverso la rappresentazione, suggerendo implicite
letture per grandi classi, configurando precisi campi d'indagine all'interno
dei quali ricondurre l'analisi. In tal senso la stessa legenda di Napoli
in Assonometria rispecchia ed esplicita la connessione tra logica dell'elencazione
ed il criterio dell'individuazione di elementi e categorie significative
nella costituzione della città come l'archeologia, l'architettura,
gli assi viari, le piazze, i tessuti urbani ed il verde. (F.M.) |
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